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1.2 Il vantaggio sovietico

Ad agosto del 1958 gli Stati Uniti tentarono il sorpasso provando a raggiungere per primi la Luna con una sonda automatica, Able 1, ma il lancio fallì dopo 77 secondi di volo e così anche i tre tentativi successivi (Pioneer 1, 2 e 3).

Invece il 2 gennaio 1959 i sovietici lanciarono con successo la sonda Lunik 1, che due giorni dopo transitò a 6000 chilometri dalla Luna e divenne il primo oggetto artificiale a entrare in orbita intorno al Sole.

Il quinto tentativo lunare americano, Pioneer 4, entrò in orbita solare, ma arrivò a non più di 60.000 chilometri dalla Luna il 4 marzo dello stesso anno.

I sovietici ottennero anche altri primati: colpirono per primi la superficie della Luna con la sonda Lunik 2, il 13 settembre 1959, e neanche un mese dopo mostrarono al mondo, grazie alla sonda Lunik 3, le primissime immagini della faccia nascosta del nostro satellite naturale.

Figura 1.2-1. La faccia nascosta della Luna, fotografata dalla sonda sovietica Lunik 3 nel 1959.


Gli americani tentarono altre nove volte di raggiungere la Luna con una sonda, ma vi riuscirono solo cinque anni dopo. Si dovettero accontentare di missioni scientifiche in orbita terrestre, come l’Explorer 6, che fornì una mappa quasi completa delle fasce di Van Allen e le prime immagini televisive della Terra dallo spazio. Inoltre le scimmiette Able e Baker rientrarono indenni dopo due voli suborbitali. Ma le missioni di prestigio internazionale furono tutte sovietiche.