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7.13 Come mai gli astronauti non sbilanciavano il piccolo modulo lunare?

IN BREVE: Perché stavano al centro del veicolo e quindi i loro spostamenti avevano un effetto molto modesto, che veniva compensato automaticamente dai computer di bordo.


IN DETTAGLIO: Nel documentario Did We Land on the Moon? di Fox TV, Ralph René afferma che i movimenti degli astronauti nella cabina del Modulo Lunare avrebbero spostato continuamente il suo centro di massa e quindi avrebbero sbilanciato il veicolo. Non potendo correggere questo squilibrio, il Modulo Lunare sarebbe precipitato. Quindi, a suo dire, non poteva volare e pertanto gli sbarchi lunari sono falsi.

I fatti sono ben diversi. Innanzi tutto, il Modulo Lunare era dotato di due sistemi automatici di stabilizzazione separati, che azionavano i motori di manovra (quelli disposti a gruppi di quattro su bracci sporgenti dello stadio di risalita) per compensare in continuazione eventuali sbilanciamenti. Non spettava al pilota effettuare manualmente queste correzioni, che si notano, fra l’altro, nei filmati dei decolli dalla Luna, che mostrano un caratteristico dondolio periodico, dovuto appunto alle accensioni automatiche dei motori di manovra per regolare l’assetto.

Il concetto non è affatto insolito oggi e non lo era neanche all’epoca: qualunque missile, infatti, ha lo stesso problema di gestire gli spostamenti del baricentro (dovuti per esempio allo spostamento o al progressivo esaurimento del propellente). In atmosfera si usano pinne stabilizzatrici, mentre nello spazio si usano motori primari orientabili e piccoli razzi di manovra, presenti su tutti i veicoli spaziali, sia russi sia americani, compreso lo Shuttle e i vettori Falcon di SpaceX.

In secondo luogo, gli astronauti stavano vicinissimi al centro di massa del modulo lunare e non avevano spazio per effettuare grandi movimenti (Figura 7.13-1).

Figura 7.13-1. La posizione degli astronauti durante il volo del modulo lunare. Il motore principale si trova in mezzo a loro; i serbatoi di propellente sono alle estremità laterali della sagoma. Dettaglio della Figura 1-6 dell’Apollo Operations Handbook - Lunar Module LM10 and Subsequent.


Inoltre pesavano molto meno dei due serbatoi di propellente (uno da 910 chili e uno da 1440), per cui non potevano alterare più di tanto l’equilibrio del veicolo. C’era però il problema di correggere lo sciabordio del propellente nei serbatoi man mano che si vuotavano: di questo si occupavano appunto i sistemi automatici di stabilizzazione.