Discutere con chi dice che gli sbarchi lunari furono falsificati in uno studio cinematografico è abbastanza facile se le argomentazioni proposte riguardano presunte anomalie nelle fotografie e nelle riprese video, come abbiamo visto nei capitoli precedenti: di norma bastano tempo, ragionamento e buon senso, insieme a un po’ di esperienza fotografica, per capire dove sta l’errore del lunacomplottista.
Le cose cambiano quando il dibattito si sposta sulle presunte impossibilità o stranezze di natura tecnologica riguardanti le missioni Apollo. In questo caso è facile imbattersi in obiezioni che non si smontano senza una preparazione tecnica e storica accurata.
Questo capitolo è dedicato a questo genere di obiezioni.