IN DETTAGLIO: C’è chi insinua che la scritta “United States” sulla base del modulo lunare sia stata schiarita o addirittura illuminata appositamente per motivi propagandistici. Per esempio, l’articolo Siamo andati veramente sulla Luna? (Leggendemetropolitane.net, 2003) dice quanto segue:
[...] la scritta “United States” è chiaramente visibile, mentre dovrebbe essere in ombra. Lo stesso Al drin [sic] ha detto che sulla Luna non c’è luce riflessa, e ciò fa pensare che sia stata usata un’altra fonte di luce [...] Sulla parte in ombra dei [sic] modulo si notano delle placche con l'immagine della bandiera americana e le parole "United States" chiaramente leggibili, ma la lamina dorata intorno alle placche è molto scura. È possibile ottenere questo effetto in studio utilizzando speciali riflettori che evidenziano solo una zona, oppure ritoccando la foto.
Figura 5.25-1. Un’immagine dal sito Leggendemetropolitane.net nella quale la scritta “United States” sarebbe troppo visibile.
Anche il documentario Did We Land on the Moon? di Fox TV solleva questo genere di dubbio:
Narratore: ...in this picture with the sun behind the Lunar Module, the front of the craft is clearly visible, the words “United States” are crisp and clear. How could these backlit pictures be so detailed?
Bart Sibrel: It's because there's more than one light source, means they're not on the Moon.
In traduzione:
Narratore: ...in questa immagine con il sole dietro il Modulo Lunare si vede chiaramente la parte anteriore del veicolo, le parole “United States” sono chiare e nitide. Come possono essere così dettagliate queste foto in controluce?
Bart Sibrel: È perché c’è più di una fonte di luce, vuol dire che non sono sulla Luna.
Il documentario mostra dei fotogrammi, senza identificarne la provenienza (Figura 5.25-2).
Figura 5.25-2. Le immagini della scritta “United States” mostrate dal documentario Did We Land on the Moon? di Fox TV.
Esaminando l’archivio delle fotografie delle rispettive missioni citate è possibile risalire all’identificazione della foto citata da Leggendemetropolitane.net: è la AS15-88-11866 (Figura 5.25-3). La foto presentata dal documentario di Fox TV risulta essere invece la AS14-66-9306 (Figura 5.25-4).
Figura 5.25-3. Foto AS15-88-11866.
Figura 5.25-4. Foto AS14-66-9306.
In realtà la scritta è sì illuminata, ma non artificialmente, bensì dal riverbero naturale della luce solare sul suolo lunare e sugli oggetti circostanti, che sono illuminati direttamente a giorno. Infatti non è illuminata soltanto la scritta, ma tutta la parte in ombra del modulo lunare.
Nel caso della foto AS15-88-11866, in particolare, la scritta “United States” ha davanti a sé il ripiano bianco di supporto dell’equipaggiamento extraveicolare (MESA). Parte di questo ripiano è in pieno sole e quindi è ragionevole che rifletta luce più che sufficiente per rischiarare la scritta.
Figura 5.25-5. Dettaglio della foto AS15-88-11866.
Inoltre le versioni delle foto presentate dai sostenitori delle tesi di complotto sono, come al solito, di pessima qualità e hanno il contrasto esasperato per far sembrare più scure le zone in ombra.
A riprova del fatto che la scritta non ha bisogno di “speciali riflettori” o “fonti di luce” per avere l’aspetto visibile nelle fotografie lunari, si può notare che spicca rispetto al rivestimento del modulo lunare anche in circostanze che non sono messe in dubbio dai lunacomplottisti: per esempio nelle foto del collaudo del veicolo in orbita terrestre, effettuato durante la missione Apollo 9 (Figura 5.25-6): la scritta è ben visibile nonostante sia illuminata soltanto dalla luce riflessa dalla Terra.
Figura 5.25-6. Foto AS09-21-3183 (Apollo 9) integrale e dettaglio della stessa foto. Anche qui la scritta “United States” è visibile pur essendo in ombra.