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5.10 Perché il veicolo proietta sulla Luna un’ombra impossibile?

IN BREVE: Non è l’ombra del veicolo spaziale: è la sagoma in controluce di uno dei suoi piccoli motori di manovra, visto da vicino.


IN DETTAGLIO: A pagina 13 del suo libro NASA Mooned America!, Ralph René mostra una fotografia che a suo dire sarebbe un inganno clamoroso della NASA, perché rappresenterebbe l’ombra dell’ugello del modulo di comando (“the engine shroud”) oppure dei motori di manovra del modulo lunare (“the LEM's small directional thrusters”), che si proietta sulla superficie della Luna da un’altezza di ben 69 miglia nautiche (circa 127 chilometri).

René, nel suo libro, si chiede sarcasticamente quale luogo meraviglioso sia mai la Luna (“What kind of a wondrous place is this Moon of ours?”), dove un piccolo motore riesce a disegnare un’ombra su una superficie lontana quasi 130 chilometri.

Figura 5.10-1. La pagina del libro di René che mostra la presunta foto falsa.


Come al solito, dovremmo chiederci perché mai la NASA dovrebbe essere così stupida da pubblicare una foto che mostra un fenomeno palesemente impossibile e quindi rivela la messinscena.

Ma non si tratta affatto di un’ombra proiettata sulla superficie della Luna come afferma René: basta esaminare la foto originale (AS11-37-5437), invece della versione sgranata e sfocata proposta da René, per scoprire che la presunta “ombra” è molto meno scura delle ombre nei crateri lunari e che ha dei lievi riflessi metallici nella sua parte conica superiore.


Figura 5.10-2. Foto AS11-37-5437 (Apollo 11).


Si tratta infatti non di un’ombra, ma di un oggetto: specificamente, una porzione di uno dei gruppi di quattro motori di manovra dello stadio superiore del modulo lunare, come si può notare nella foto AS17-147-22527, scattata durante la missione Apollo 17 e mostrata qui sotto:

Figura 5.10-3. Dettaglio della foto AS17-147-22527 (Apollo 17).


In altre parole, non è l’ombra lontana di una parte del veicolo spaziale: è la parte stessa del veicolo, che si trova a pochi metri dall’osservatore. E tutta la presunta prova di messinscena si basa sul fatto che René, come fanno spesso i complottisti, ha usato una copia di pessima qualità invece di consultare l’originale o perlomeno una sua copia decente.