Ci si potrebbe chiedere se valga la pena di rispondere in dettaglio alle tesi di complotto lunare, specialmente dopo aver letto il capitolo precedente. È facile pensare che si tratti di credenze assurde e di nicchia, condivise e propagandate soltanto da una manica di eccentrici o di cinici venditori di paccottiglia bramosi di seguaci.
In realtà queste tesi sono piuttosto ben radicate nell’opinione pubblica: lo noterete se fate un sondaggio informale fra amici e conoscenti, specialmente se giovani. Il disincanto moderno e il passare del tempo, con la graduale scomparsa dalla scena della viva voce dei protagonisti, rischiano di rinforzare il lunacomplottismo se non lo si contrasta tramite i fatti. Sono gli stessi meccanismi che, su un piano ben diverso, alimentano il negazionismo dell’Olocausto.
Inoltre affrontare queste tesi è un’ottima occasione per raccontare le imprese lunari in un contesto non pedante ma dinamico e vivace.