Figura 3.5-1. Armstrong scende sulla Luna. Immagine tratta dalla ripresa su pellicola 16 mm.
La prima ora e mezza della sua escursione insieme ad Aldrin è quindi documentata nitidamente a colori su pellicola cinematografica oltre che nelle foto e nella diretta TV. Anche queste riprese permettono controlli incrociati.
Per esempio, l’immagine qui sotto è un dettaglio del fotogramma della ripresa cinematografica del saluto di Aldrin alla bandiera: è lo stesso istante catturato, da un’altra angolazione, dalla celebre foto AS11-40-5874 e dalla telecamera della diretta TV.
Figura 3.5-2. Il momento del saluto di Aldrin alla bandiera, ripreso dalla cinepresa 16 mm su pellicola a colori.
Figura 3.5-3. Lo stesso momento ripreso nella foto Hasselblad su pellicola (AS11-40-5874).
Figura 3.5-4. Lo stesso momento ripreso dalla telecamera in bianco e nero che trasmise la diretta dalla Luna.
Come le dirette televisive, anche questo materiale filmato (tutto pubblicamente disponibile) mostra fenomeni che si verificano soltanto in assenza d’aria e in bassa gravità, e lo fa con la nitidezza e la ricchezza di colori della pellicola cinematografica.
Un conto, infatti, è nascondere trucchi (per esempio gli ipotetici fili che secondo alcuni lunacomplottisti renderebbero leggeri i movimenti degli astronauti) in un’immagine televisiva sgranata; un altro è celarli all’occhio ben più acuto della cinepresa.
Inoltre si pone comunque il problema di dover realizzare questi presunti trucchi in lunghissime sequenze senza interruzioni e senza gli “stacchi” e i cambi d’inquadratura che il mondo del cinema usa per nascondere i limiti dei suoi effetti speciali.