- montagne di documentazione verificabile e verificata da esperti di tutto il mondo per decenni;
- segnali radio e TV altamente complessi e perfettamente realistici;
- nessuna confessione o rivelazione in tutti i decenni ormai trascorsi;
- accettazione senza obiezioni da parte del regime sovietico rivale;
- ricezione diretta italiana dei segnali radio degli astronauti sulla Luna;
- nessuna obiezione da parte di nessun esperto dei settori interessati (ingegneria aerospaziale, astronomia, astrofisica, radiocomunicazioni e simili);
- rocce lunari accuratamente scelte e riportate sulla Terra;
- specchi collocati sulla Luna, tuttora verificabili;
- foto recenti dei veicoli Apollo e degli strumenti lasciati sul nostro satellite, coerenti con la documentazione NASA dell’epoca;
- immagini che possono essere state scattate solo in presenza di un astronauta sulla Luna e sono confermate da missioni spaziali di paesi diversi dagli Stati Uniti;
- polvere che si comporta in modi possibili soltanto nel vuoto;
- astronauti che camminano con un’andatura possibile soltanto in un sesto di gravità.
Alla luce di questi fatti, è inevitabile concludere che quello che dicono spesso i lunacomplottisti a proposito degli sbarchi sulla Luna in un certo senso è vero: nel 1969 l’impresa era davvero tecnicamente impossibile.
Quella di falsificarli.