Fra il 1970 e il 1976 le sonde automatiche della serie Luna dell’Unione Sovietica vi atterrarono, ne riportarono sulla Terra piccoli campioni di roccia e ne percorsero la superficie per vari chilometri con i veicoli teleguidati Lunakhod, conducendo analisi del terreno e trasmettendo a Terra migliaia di immagini.
L’esplorazione della Luna subì una lunga pausa fino agli anni Novanta, quando ricominciarono le missioni effettuate con veicoli automatici inviati da numerosi paesi. Da allora Stati Uniti, Giappone, Europa, Cina, India, Lussemburgo, Israele, Italia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Russia e Pakistan hanno lanciato sonde dedicate che hanno perlomeno sorvolato la superficie selenica a distanza ravvicinata.
- 1990: Giappone, Hiten/MUSES-A, sorvolo e impatto (il Giappone diventa il terzo paese a toccare la superficie lunare)
- 1994: Stati Uniti, Clementine, inserimento in orbita
- 1998: Stati Uniti, Lunar Prospector, inserimento in orbita
- 2003: Europa, SMART-1, inserimento in orbita e impatto (l’Europa diventa il quarto paese o consorzio di paesi a toccare la superficie lunare)
- 2007: Stati Uniti, ARTEMIS, inserimento in orbita
- 2007: Giappone, SELENE/Kaguya, inserimento in orbita e impatto
- 2007: Cina, Chang’e 1, inserimento in orbita e impatto
- 2008: India, Chandrayaan-1, inserimento in orbita e impatto
- 2009: Stati Uniti, LRO e LCROSS, inserimento orbita e impatto
- 2010: Cina, Chang’e 2, inserimento in orbita
- 2011: Stati Uniti, GRAIL (Ebb & Flow), inserimento in orbita e impatto
- 2013: Stati Uniti, LADEE, inserimento in orbita e impatto
- 2013: Cina, Chang’e 3, allunaggio
- 2014: Cina e Lussemburgo, Chang’e 5-T1, inserimento in orbita e impatto
- 2018: Cina, Queqiao, inserimento in orbita e impatto
- 2018: Cina, Chang’e 4, allunaggio sulla faccia nascosta
- 2019: Israele, Beresheet, impatto
- 2019: India, Chandrayaan-2, inserimento in orbita
- 2020: Cina, Chang’e 5, allunaggio e ritorno sulla Terra con campioni di suolo
- 2022: Stati Uniti, CAPSTONE, inserimento in orbita
- 2022: Corea del Sud, Danuri, inserimento in orbita
- 2022: Stati Uniti, Giappone, Italia: Artemis I, OMOTENASHI, EQUULEUS, ArgoMoon, inserimento in orbita
- 2022: Giappone, Emirati Arabi Uniti, Hakuto-R Mission 1, impatto
- 2023: India, Chandrayaan-3, inserimento in orbita e allunaggio
- 2023: Russia, Luna 25, impatto
- 2023: Giappone, SLIM, allunaggio
- 2024: Stati Uniti, IM1, primo allunaggio privato
- 2024: Cina e Pakistan, Chang’e 6 e ICUBE-Q, allunaggio e ritorno sulla Terra con campioni di suolo dalla faccia nascosta e inserimento in orbita
- 2025: Stati Uniti, Blue Ghost M1, allunaggio privato
- 2025: Stati Uniti, IM-2, allunaggio privato
In particolare, la Cina è diventata il terzo paese ad effettuare un atterraggio morbido sulla Luna (Chang’e 3, 2013), il primo ad allunare sulla faccia nascosta (Chang’e 4, 2018), il terzo a riportare sulla Terra campioni di suolo selenico (Chang’e 5, 2020) e il primo a riportare campioni dalla faccia nascosta (Chang’e 6, 2024). Anche l’India e il Giappone sono riusciti ad allunare (Chandrayaan-3 e SLIM, 2023), e lo hanno fatto anche alcune ditte private (Intuitive Machines, 2024 e 2025; Blue Ghost, 2025).
Grande assente, in questa nuova ondata di missioni lunari, la Russia: il paese erede della straordinaria tradizione spaziale sovietica ha lanciato verso la Luna un solo veicolo, Luna 25, nel 2023, ma la missione è fallita e la sonda è precipitata sulla superficie selenica.
Il ritorno alla Luna di un equipaggio umano procede invece a rilento e con continui rinvii: nel 2022 gli Stati Uniti hanno effettuato con successo la missione Artemis I, un volo di prova intorno alla Luna, senza persone a bordo, del veicolo Orion che dovrebbe trasportare un futuro equipaggio di quattro persone nelle missioni successive, che sono al momento attuale Artemis II, un volo orbitale lunare con equipaggio, previsto per il 2026, e Artemis III, un allunaggio con equipaggio che dovrebbe aver luogo nel 2027 a bordo di un veicolo Starship di SpaceX. La complessa situazione politica statunitense sta però rivoluzionando tutti i progetti in campo spaziale e queste date potranno subire ulteriori rinvii. L’unico altro paese che ha progetti concreti di portare persone sulla Luna, la Cina, non prevede di farlo prima del 2030.
Dopo le missioni lunari Apollo, la presenza umana nello spazio è stata assidua, con frequenti voli russi, statunitensi e cinesi che hanno coinvolto astronauti di molti altri paesi e con veicoli sofisticati come gli Space Shuttle statunitensi.
Passando dalla competizione alla cooperazione, Russia, Stati Uniti, Canada, Europa e Giappone hanno effettuato missioni congiunte e costruito la Stazione Spaziale Internazionale, abitata ininterrottamente dal 2000 e orbitante intorno alla Terra a circa quattrocento chilometri di quota. Aziende e individui molto facoltosi hanno finanziato voli spaziali privati con equipaggio. Ma tutte queste missioni sono rimaste in orbita bassa intorno alla Terra: nessun essere umano si è spinto lontano dal nostro pianeta quanto le missioni Apollo.
I sei sbarchi lunari umani del progetto Apollo, visti all’epoca come preludio a un’esplorazione spaziale sempre più ampia da parte di astronauti, oggi sembrano essere destinati a restare unici nel loro genere ancora a lungo: straordinari balzi in avanti la cui promessa è stata poi abbandonata.