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14.1 Michael James Adams

Figura 14.1-1. Michael J. Adams accanto a un aereo-razzo sperimentale X-15, 22 marzo 1967. Fonte: NASA.


Maggiore USAF e pilota collaudatore, Adams fu selezionato come astronauta per il progetto militare MOL (Manned Orbiting Laboratory), che prevedeva stazioni spaziali abitate da utilizzare per osservazioni del territorio dei potenziali nemici.

Il progetto fu annullato prima che ne iniziassero i lanci, ma Adams divenne comunque un astronauta a pieno titolo, perché come collaudatore dell’aereo-razzo ipersonico sperimentale X-15 raggiunse la quota di 266.000 piedi (81 km) il 15 novembre 1967, qualificandosi dunque come astronauta secondo i criteri USAF.

Il volo, però, gli fu fatale: un guasto agli impianti elettrici dell’X-15 e un principio di disorientamento fecero assumere al velivolo un assetto errato che indusse uno spin a Mach 5. Sottoposta a sollecitazioni insostenibili, la struttura dell’aereo si disintegrò e Adams perì, unica vittima del programma sperimentale X-15, che vide fra i suoi piloti anche Neil Armstrong. Molti dei record stabiliti dall’X-15 sono tuttora imbattuti.

Adams fu insignito in forma postuma delle Astronaut Wings, il distintivo che spetta ai militari che hanno compiuto un volo spaziale, e nel 1991 il suo nome fu aggiunto all’Astronaut Memorial presso il Kennedy Space Center in Florida.