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8.18 Come mai gli astronauti riuscivano a trasmettere verso la Terra anche quando l’antenna direzionale oscillava?

IN BREVE: Perché l’antenna aveva ampie tolleranze di puntamento e il segnale raggiungeva comunque la Terra anche se il puntamento variava leggermente. E sulla Terra c’erano antenne enormi e sensibilissime pronte a captare anche un segnale lievemente attenuato.


IN DETTAGLIO: Durante le escursioni lunari delle missioni Apollo che usarono l’auto elettrica Rover, le comunicazioni tra gli astronauti e la Terra e la diretta televisiva delle esplorazioni della superficie lunare passavano dall’impianto di trasmissione dell’auto. A questo scopo l’auto era dotata di un’antenna parabolica, che andava puntata con precisione verso la Terra.

Figura 8.18-1. Al centro in alto, l’antenna parabolica del Rover di Apollo 17. La telecamera telecomandata è sulla sinistra. Foto AS17-134-20475.


Figura 8.18-2. A destra, il Rover punta l’antenna verso la Terra mentre un astronauta lavora vicino al Modulo Lunare (a sinistra) durante la missione Apollo 17. Dettaglio della foto AS17-134-20435.


Secondo alcuni complottisti, questa configurazione avrebbe dovuto comportare interruzioni del segnale quando l’auto oscillava perché toccata dagli astronauti mentre era parcheggiata, ma nelle registrazioni delle dirette TV questo non succede.

Per orientare correttamente l'antenna, gli astronauti utilizzavano un sistema di traguardo ottico, che gli permetteva un puntamento di alta precisione. Terra e luna infatti distano quasi 400.000 Km. fra di loro, e basta un errore minimo nell'angolo di puntamento, per mancare completamente il bersaglio. Dal sito della NASA leggiamo: "L'antenna ad alto guadagno emetteva un raggio abbastanza ristretto da permettere alle parabole di 85 metri, sulla terra, di ricevere un segnale adeguato. Puntare accuratamente l'antenna non era facile [...] e bisognava prima effettuare un delicato allineamento manuale lungo l'asta dell'antenna trasmittente".

Come leggiamo dal manuale di addestramento del Rover, "Il puntamento dell'antenna richiede uno strumento ottico poichè la terra vista dalla Luna sottende un angolo di meno di 2 gradi, quando vista dalla superficie lunare“ [...] Bastava quindi un errore di puntamento di un paio di gradi in qualunque direzione, e il bersaglio terrestre sarebbe stato completamente mancato.

Nonostante questo, ci sono svariate situazioni in cui gli astronauti fanno ondeggiare vistosamente il rover, mentre è parcheggiato, causando quindi le stesse oscillazioni anche all'antenna. Ma il segnale televisivo, per qualche strano motivo, non viene mai interrotto. [...] Ma allora, come è stato possibile fare delle trasmissioni senza interruzione, con ondeggiamenti come questi, se le immagini arrivavano davvero dalla Luna?


L’ondeggiamento della telecamera senza che la trasmissione andasse “fuori onda”, e il “puntamento” poteva essere fatto solo con uno strumento ottico [...]; sarebbe bastato un piccolo sobbalzo del rover che montava la telecamera per far si che accadesse.



In realtà è sufficiente consultare proprio i manuali NASA citati dai complottisti per scoprire che nella citazione è stato omesso un dettaglio tecnico fondamentale: l’antenna poteva oscillare fino a 10° senza che il segnale si attenuasse eccessivamente.

Per esempio, il Crew Training Manual - Lunar Communications Relay Unit, a pagina 21, descrive l’antenna parabolica (denominata High Gain Antenna o HGA) notando che ha un diametro di circa 92 centimetri e un guadagno (in questo contesto, un’intensità del segnale emesso) pari a 24 dB quando è centrata sulla Terra, 23,5 dB su un cono di 5° e 20,5 dB su un cono di 10°.

The antenna gain is nominally 24 db on boresight, 23.5 db over a 5° cone and 20.5 db over a 10° cone.


Di conseguenza, le oscillazioni del Rover entro dieci gradi avrebbero causato una attenuazione del segnale, ma non gli avrebbero fatto mancare completamente la Terra, dove sarebbe stato comunque raccolto da enormi parabole da 64 metri.

Inoltre non è affatto vero che non ci sono interruzioni nelle dirette televisive. Un ricercatore, Diego Trystero, ha pubblicato un video (Figura 8.18-3) nel quale sono radunate alcune delle interruzioni molto vistose avvenute durante le trasmissioni dalla Luna, spesso proprio in occasione di oscillazioni del veicolo.

Figura 8.18-3. Una raccolta di momenti di perdita del segnale TV durante le missioni Apollo 15, 16 e 17.