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5.16 Perché l’antenna dello zaino c’è in alcune foto e in altre no?

IN BREVE: Perché è una lamina piatta, non un’astina, per cui quando è disposta di taglio svanisce nelle copie delle foto a bassa risoluzione. Ma si vede eccome nelle copie ad alta risoluzione.


IN DETTAGLIO: Alcuni sostenitori delle tesi di messinscena segnalano che l’antenna radio situata in cima allo “zaino” della tuta degli astronauti (il PLSS, in gergo) scompare e ricompare in foto scattate quasi contemporaneamente.

Questo fenomeno viene interpretato da loro come una prova che le fotografie furono in realtà scattate in momenti differenti e che gli sbadati addetti alla messinscena si scordarono di rendere coerente questo dettaglio in tutte le immagini.

Un esempio dell’antenna che scompare e ricompare è offerto dalle foto AS11-40-5942 e AS11-40-5943 della missione Apollo 11, che mostrano Buzz Aldrin mentre trasporta degli strumenti da lasciare sulla Luna. Come indica la loro numerazione, ufficialmente queste foto furono scattate una dopo l’altra. Eppure nella prima (Figura 5.16-1) l’antenna sembra mancare, mentre nella seconda (Figura 5.16-2) è vistosamente presente.


Figura 5.16-1. Dettaglio della foto AS11-40-5942: l’antenna sembra assente.



Figura 5.16-2. Foto AS11-40-5943: l’antenna è ben visibile.


L’analisi di questa presunta prova rivela uno degli errori fondamentali ricorrenti dei sostenitori delle tesi di complotto: l’uso di immagini a bassa risoluzione a supporto delle proprie tesi.

Infatti la prima foto è tratta dall’archivio online a bassa risoluzione del Johnson Space Center, ma l’esame della sua versione ad alta risoluzione (Figure 5.16-3 e 5.16-4) chiarisce che l’antenna in realtà c’è, anche se è quasi invisibile.

Figura 5.16-3. Foto AS11-40-5942 (copia in alta risoluzione).



Figura 5.16-4. Dettaglio della foto AS11-40-5942 in alta risoluzione.


L’antenna dunque è sempre presente, ma come si spiega la vistosa differenza del suo aspetto nelle due immagini? La risposta richiede una conoscenza approfondita delle attrezzature Apollo, per cui è comprensibile che alcuni lunacomplottisti e dubbiosi si siano lasciati ingannare dai propri preconcetti. Meno comprensibile è che abbiano lanciato accuse di falsificazione senza prima controllare negli archivi com’erano fatte queste antenne.

Infatti le antenne VHF degli astronauti, usate per le comunicazioni radio, non erano tradizionali astine a sezione circolare, ma sottili lamine metalliche leggermente incurvate e lucidate a specchio, simili a quelle di un metro a nastro, che si ripiegavano di lato per riporle (Figura 5.16-5).


Figura 5.16-5. Dettaglio dell’antenna VHF ripiegata sullo zaino della tuta di Charlie Duke (Apollo 16). Foto per gentile concessione di K.C. Groneman e D.B. Eppler, NASA Johnson.


Viste di taglio, ossia stando di fronte o dietro l’astronauta, queste antenne laminari sono quasi invisibili contro lo sfondo nero del cielo lunare. Viste di piatto, cioè stando di lato rispetto all’astronauta, diventano invece molto più visibili, specialmente quando riflettono la luce del sole o il suolo illuminato.

Nella prima foto (5942), Aldrin è visto da dietro e quindi l’antenna è di taglio. Nella seconda foto (5943), invece, l’astronauta è girato di tre quarti, per cui l’antenna ci mostra la sua parte piatta, sulla quale batte il sole. Questo spiega la differenza di visibilità.

In altre immagini, come la AS11-40-5874 (quella del saluto alla bandiera, Figura 5.16-6), l’astronauta è visto di lato ma ha il sole di fronte a sé, per cui i lati piatti dell’antenna non sono illuminati; tuttavia se ne scorge comunque il bordo.


Figura 5.16-6. Dettaglio della foto AS11-40-5874.