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3.20 Impresa impossibile, ma in un altro senso

Queste, in sintesi, sono le prove migliori dell’autenticità delle missioni Apollo:
  • montagne di documentazione verificabile e verificata da esperti di tutto il mondo per decenni;
  • segnali radio e TV altamente complessi e perfettamente realistici;
  • nessuna confessione o rivelazione in tutti i decenni ormai trascorsi;
  • accettazione senza obiezioni da parte del regime sovietico rivale;
  • ricezione diretta italiana dei segnali radio degli astronauti sulla Luna;
  • nessuna obiezione da parte di nessun esperto dei settori interessati (ingegneria aerospaziale, astronomia, astrofisica, radiocomunicazioni e simili);
  • rocce lunari accuratamente scelte e riportate sulla Terra;
  • specchi collocati sulla Luna, tuttora verificabili;
  • foto recenti dei veicoli Apollo e degli strumenti lasciati sul nostro satellite, coerenti con la documentazione NASA dell’epoca;
  • immagini che possono essere state scattate solo in presenza di un astronauta sulla Luna e sono confermate da missioni spaziali di paesi diversi dagli Stati Uniti;
  • polvere che si comporta in modi possibili soltanto nel vuoto;
  • astronauti che camminano con un’andatura possibile soltanto in un sesto di gravità.

Alla luce di questi fatti, è inevitabile concludere che quello che dicono spesso i lunacomplottisti a proposito degli sbarchi sulla Luna in un certo senso è vero: nel 1969 l’impresa era davvero tecnicamente impossibile.

Quella di falsificarli.