Cerca nel blog

3.2 Controlli incrociati

In tutti i decenni che ormai ci separano dalle imprese lunari, l’errore tecnico più grave trovato finora è che la NASA sbagliò nel dichiarare che non c’erano foto del primo uomo sulla Luna, Neil Armstrong, scattate durante la storica escursione dell’Apollo 11 sulla superficie lunare. La NASA disse che tutte le fotografie del primo sbarco mostravano invece Buzz Aldrin, il secondo uomo che mise piede sul nostro satellite nel corso della medesima missione pochi minuti dopo Armstrong.

Ma nel 1987 il controllo incrociato fra immagini, trascrizioni delle comunicazioni radio e resoconti degli astronauti, effettuato dai ricercatori indipendenti H. J. P. Arnold e Keith Wilson e pubblicato nella rivista Spaceflight (numeri di agosto e dicembre 1987), rivelò che alcune delle foto lunari in realtà ritraevano Armstrong anziché Aldrin. Nel 1991, il ricercatore Eric Jones dell’Apollo Lunar Surface Journal esaminò ulteriormente le foto e la cronologia dell’escursione insieme ad Aldrin e Armstrong e ottenne da loro la conferma che la NASA aveva commesso questo errore di identificazione.

L’equivoco era stato facilitato dal fatto che le tute dei due astronauti erano identiche: non avevano i segni distintivi adottati in seguito (dall’Apollo 13 in poi, la tuta del comandante fu dotata di bande rosse). Inoltre il programma dell’escursione sulla Luna prevedeva esplicitamente che fosse soltanto Armstrong a fotografare il compagno e non viceversa, per cui non era neanche previsto che vi fosse una foto di Armstrong sulla Luna: una svista mediatica davvero notevole.

Grazie a queste ricerche, oggi sappiamo che ci sono in tutto sei fotografie a figura intera o parziale di Armstrong sulla Luna: la migliore (o la meno peggiore) è la AS11-40-5886.

Figura 3.2-1. Neil Armstrong sulla Luna. Foto NASA AS11-40-5886 (immagine intera).


Figura 3.2-2. Neil Armstrong sulla Luna. Foto NASA AS11-40-5886 (dettaglio).


Certo, le foto non sono un granché, ma sono meglio di niente, e soprattutto la loro scoperta dimostra che i controlli incrociati indipendenti effettuati sui dati delle missioni sono meticolosi ed efficaci e che la parola dell’ente spaziale statunitense non viene presa come oro colato ma è sottoposta a continue verifiche da decenni.

Va sottolineato, inoltre, che l’errore commesso dalla NASA non fu scoperto dai lunacomplottisti, ma dai ricercatori esperti di storia dell’astronautica con un paziente lavoro di verifica e consultazione delle fonti originali.

Purtroppo quest’errore rimase senza rettifica per diciott’anni, per cui fece in tempo a diffondersi, e così anche fonti solitamente rigorose riportano tuttora che non vi sono foto di Armstrong scattate sulla Luna durante l’escursione, arrivando a dire talvolta che il suo compagno Aldrin si rifiutò di fotografarlo per ripicca per non essere stato scelto come primo uomo a mettere piede sul suolo lunare.*

* Lo ha fatto, per esempio, il programma Ulisse, condotto da Alberto Angela, nella puntata trasmessa da Raitre il 22/9/2007 e replicata il 23/5/2009.


Le altre immagini lunari di Armstrong sono etichettate AS11-40-5894 (in ombra, sottoesposta), AS11-40-5895 (solo le gambe), AS11-40-5896 (ancora le gambe), AS11-40-5903 (riflesso nella visiera di Aldrin) e AS11-40-5916 (parziale, di spalle). Armstrong è comunque ben visibile nelle riprese televisive in bianco e nero e in quelle cinematografiche a colori.

Già qui si può fare una riflessione: se le foto del primo sbarco sulla Luna fossero state realizzate in studio a scopo di propaganda, perché mai la NASA non avrebbe creato almeno una immagine memorabile del primo uomo sulla Luna da dare in pasto ai media?